Chiamo a raccolta
i miei spiriti
tumultuosi e danzanti
nella bolgia
di riti ancestrali
visioni ottundono i sensi
nella trance che mi astrae
dal mondo ordinario
la piena falsa coscienza
presente ancora per poco
tamburi rullano dentro
ritmano forte il cuore
baron Samedi
lì fermo al crocicchio
con la sua maschera di morte
mi fissa negli occhi
mentre richiamo alla mente
il vevè di Erzulie
la signora dell'amore
il ballo stanotte
non si fermerà
ecco, i miei spiriti
hanno risposto all'invito
e mi possiedono
al limite dello sfinimento
liberati gli dei primordiali
si scatenano forze primitive
il corpo trasuda vita
improvvisamente scosso
da un fremito selvaggio
ma Baron Samedi
è sempre lì
al suo nero incrocio
a ricordarmi la fine
e paziente mi aspetta