Smembro la notte
scuoio la pelle nera
di questo cielo
per indossarla
sul mio lunare pallore
mi trasformo in lupo
e ululo in faccia
al mortale silenzio
affilando i miei artigli
di metallo
il vento fischia rabbioso
e nell'aria respiro
l'odore di una preda
nella fame insaziabile
fauci che pregustano il sangue
l'olfatto non tradisce mai
chi del fiuto
ne fa sopravvivenza
non temo l'animale
che è dentro di me
temo il mio lato umano
quando l'uomo uccide
perfino per gioco
biasimando le belve
per il loro pasto cruento
ma io non conosco specie
più crudele della mia
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