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Pubblicata il 22/08/2016
Stai andando via, lontano lontano
in luoghi dove si parla ad oltranza
senza avere labbra, senza parole.

Io resto indietro come sempre,
perché tu non lasci tracce.
Magari tu fossi Hans dalle cento briciole,
saprei subito seguirti
per perderci insieme in qualcosa.

Non hai smesso di sorridermi
ma ho scoperto delle urla nella notte;
le proteggevi sotto il cuscino,
incubi di riserva contro l'insonnia.

Adesso mi accingo a guardare giù.
Refoli di vento e sole negli occhi: ha piovuto stanotte.
Se quel coniglio fosse reale mi bacerebbe
- mi dicevo -
invece resta lassù a fissarmi, ed io lui - ho compreso -

Potevo dirti ti amo? Dovevo dirtelo...
E tu mi avresti detto ti amo? Potevi.

Dovevo dirtelo e tu potevi non dire nulla
ma almeno lo avresti saputo.
Una persona importante c'è sempre,
per sempre.
Voglio seguirti, sapere dove sei...
ma resto qui come sempre.

Aspetto le tue parole, i silenzi,
i sorrisi fatti per fa sorridere.
Aspetto te che mai sei venuto
che a lungo hai qui guardato.

Magiche fate lasciano una coda di luce.
Fino alle stelle c'è un vuoto;
ho riempito le ere e le ore, ma è rimasto.
Un velo nero per un incantesimo,
rosso e blu per un solo immenso amore.

Lontano lontano, via, stai andando.

Ad oltranza si parla di luoghi
dove senza avere labbra, senza parole
tu vivi, o respiri o semplicemente sei.

.A.G.
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...ultini tre versi da Antologia, un abbraccio, rom.

il 22/08/2016 alle 15:58

Grazi Bianca :-)

il 22/08/2016 alle 16:06

Troppo buono^^... un abbraccio a te rom

il 22/08/2016 alle 16:06

grazie mille master :) davvero

il 22/08/2016 alle 23:14