Nella luce di zaffiro
immergo il mio volto
sale un'onda di calore
mi sfiorano
strali di fuoco scoccati
dall'arciere d'oro
assiso sul suo trono
dall' impero celeste
lui scaglia dardi
che bruciano l'aria
trafiggono ii corpi leggeri
di innocue nubi danzanti
sulle vie assetate
dei miei deserti
nell'arsura violenta
respiro un vento bollente
il mio petto nella vampa
è prosciugato
dalla perpetua , accecante estate dell'amore
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