La luce muore
farneticando
di un'impossibile alba,
dovrà arrendersi
al buio nato
nelle mie pupille
in un vuoto abissale
la notte si stende
come un sudario
sui miei sogni
senza stelle
ed io la accolgo,
attendo il suo bacio cupo
mentre lei ancora
denuda il cielo
dai suoi spicchi di luna
e annerisce le strade
curandosi che l'oscurità
sia uniforme, totale
in un vuoto abissale
voragine cieca di mente e cuore
fossa profondissima scavata
per coprire il nulla di un essere
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