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Pubblicata il 03/08/2016
Piramide mal dirozzata d'infiniti cranii
è il gheriglio che alloggia fra le coltri di carne
io i gherigli mi piace masticarli
ma non amo la sua anima collosa sotto i denti.
raffiche alate di mitragliatore, treni armati,
torpediniere, svuotate su di me il caricatore.
mausoleo d'ossa asciutte è il fondale dei suoi occhi
perché ripensarla in una settimana di controra?
perché mostrarli, questi canini a sciabola sulle mucose
ancora tremanti? ma mi piace scavarli da solo
gli anfratti obliqui, i sipari molli come manifesti
sui quali mostro il lato mortificato dell'ombra noir che mi precede
e sui quali son mostro, ma di malincomio
sul caffè alla Marniquette anche se é già tardi
lei dorme ripiegata sul letto della tazza.
È' lì che vive
come un fiore d'inverno che tira di giallo
chiamando a raduno ai lati degli occhi.
scompongo e ricompongo il mio corpo in asettico torpore
seguitando neri passi di voci mutilate
urlate da chitarre
o pietre in fiore sommerse.
arare la terra soffice dei polsi,
svellere vene come serpi mozze.
serrare la stretta blesa del cerchio cosmico
là dove meno tiene, cioè al tuo collo.
quello svincolo, quel snodo, fra budella e pensiero.
l'eco di cinque passi nell'androne subacqueo.
sei per caso hai problemi d'erezione
puoi rimediare con l'impiccagione.

- - - alex U. + bianca E. + anna C. - - -
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SI NOTA IL TALENTO

il 03/08/2016 alle 13:09

La sapete davvero lunga Voi ;). Gli ultimi versi sono un vero e proprio colpo di coda.

il 03/08/2016 alle 13:40

...Vedo che te ne intendi, Anna dei Cieli-Caelorum...

il 03/08/2016 alle 14:22

Rom...

il 03/08/2016 alle 16:13

caudale.

il 03/08/2016 alle 20:27

Godzilliana. Direi.

il 03/08/2016 alle 22:47

neanche un po' autobiografico però

il 04/08/2016 alle 00:01