oggi spezzo una lancia per la ricerca scientifica
dove non intendo (per forza) chini su microscopi
a combattere malattie (cioè, è importante,
la cosa più importante di tutte, io sogno questo dream
di umanità post umana, che intervenendo
direttamente sul codice genetico schiude le porte
all'immortalità ma più importante ancora
all'atarassia, come nel finale struggente
de le particelle elementari di Houellebecq,
strappatevi le lacrime dagli occhi
sennò, di che pianger suoli?)
(oppure un dream di nanotecnologia
che ci entra nelle carni e le ripara)

cmq dicevo la ricerca è anche
chini sui libri di letteratura tedesca,
filosofia morale,
storia dell'arte bizantina,
insomma la qualsiasi.
sono il primo a sputarci sopra e dire che è un abisso
ma invece non credetemi, e sappiatelo.
fanculo a quel roscio di R.A. Ventura
il dottorato obbligatorio per tutti ci vorrebbe eccome
non già come sarcastica provocazione
chiunque dovrebbe provare per almeno 3-4 anni nella
vita quell'eccitazione

che s'invera anche qualora tu ricerchi
il più microscopico femtometrico inesistente
problema della più inutile settoriale delle discipline
anzi forse così è meglio, un dream più puro:
è proprio lo spirito che conta,
dare tutti sé stessi a sospingere il congegno della
scienza umana
sudare le proprie notti in una tesi.

fanculo i Club Dogo quando dicono
noi non parleremo mai male del benzinaio
del magazziniere, sono la nostra gente.
lo sono infatti, e si vede.
sono spesso gente orribile
bestia cieca d'ignoranza di atra ottusità senza speranza.

w i tedeschi che nel xix sec. hanno inventato il
dottorato di ricerca. prima le università
erano come Giorgio Pasquali osservò in Inghilterra
un collegio dove i figli dell'aristocrazia imparavano
le buone maniere.