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Pubblicata il 13/07/2016
Quanta vita brucia,
si contorce,
si spegne, fra urla mute e maschere fumose,
dietro queste porte chiuse..
le mie mani hanno tastato, gentili,
i vicoli ciechi di linde barriere
e i caldi benvenuti color rosso sangue,
ma la luce, la luce sotto la soglia,
quella è solo brulicante paura...
a terra, per compagno il mio respiro che sibila domande,
spalle alla porta, snocciolo preghiere senza un dio e senza un perché..
dov'è la pace dell'Alfa e dell'Omega?
forse in questo corridoio ammorbato
dall'ennesima passata di vernice, color sogni scaduti,
dove le bizze di una solitaria lampadina
evocano lo spettro di un depresso big bang...
dov'è la via? Forse in questo strano alfabeto
che si affaccia primevo sulle mie labbra
insegnato dai nascosti sentieri?
forse in ciò che ho posseduto senza incontrare...
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