Ritrovarsi ad un passo dal senno
non costa fatica
se il secondo boccaglio
rigurgita amare menzogne
già sentite le tue distrazioni
astute le mie condizioni
ed il vuoto che passa
a stento si sente
un iorno di buio a scolpire il calore
ambrato e adirato
delle mie labra soffici
separate dall' ozio
incondizionato
il manifesto è asciutto
senza colpi di coda
sgualcito negli angoli inesplorati
ma resta ancorato
fedele all'ossesso
la mia guasta baldoria
volatile al tatto
come vino d'annata
continua a a stordirmi la voce
ma non me ne scanso