PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/07/2016
ingrassano le ombre
poi longilinee la sera
pertiche all'orizzonte
puntellano il cielo
tenuto a bada da aperitivi

cervelli bolliti
raffreddati con cocomeri,
dall'alto la spiaggia uno spiedo
mangiato da fotografie
e finestrini osè

tra cani e padroni
la differenza la fa la lingua
e la coda che imita l'elica
ruotata al ritorno odiato

zanzare e mosche
punti e virgole a sguardi
rocamboleschi
a leggere seni intravisti
dietro sipari di capelli
tra aggiusti calcolati
e collezionati

cielo d'ognuno in miniatura
gli ombrelloni
ai desideri risparmiano le stelle
e qualche orologio d'oro
forse un rolex le imita

caronte i bagnini
con sorrisi usurati
traghettano vanità
e pagati con capricci da coniare
e illustrare sul carnet

pezze d'arlecchino i bambini
striduli al mosaico di dialetti
e di una lingua madre
accentata a un nord variabile
sempre sorpassato in vetta
mai trova pace

traiettorie di rondini
a stradario di pensieri
intenti a sbagliare
ogni via che riporta a casa

frantoio la calura
spreme argento alle fronti
e qualcuno lo prende
per vinsanto
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da:Soste Precarie
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