Pesto in fretta la ghiaia
fino al tuo portone.
Mi nascondo le mani in tasca
che mi danno noia.
Lo so, abbiamo avuto poche sere
per parlare.
La prima - d'impaccio -.
La seconda - che ridere -
fino la chiusura del bar.
La terza - al parco -
tra le magnolie e la luna.
Certa gente in quei momenti
si sveglia da un sonno buono
per tre secondi
non è più assorta, ama.
Ma al canto che tace
non credo più.
Ora suono il campanello.
- sii del mio sogno il pennello -.