PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/12/2002
Pesto in fretta la ghiaia
fino al tuo portone.

Mi nascondo le mani in tasca
che mi danno noia.

Lo so, abbiamo avuto poche sere
per parlare.

La prima - d'impaccio -.

La seconda - che ridere -
fino la chiusura del bar.

La terza - al parco -
tra le magnolie e la luna.

Certa gente in quei momenti
si sveglia da un sonno buono
per tre secondi
non è più assorta, ama.

Ma al canto che tace
non credo più.

Ora suono il campanello.
- sii del mio sogno il pennello -.
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Bellissimi versi, fotografie di piccole e dolcissime emozioni che vagano nell'aria......
Un augurio che diventi davvero il pennello che dipingerà celi azzurri nei tuoi sogni ma anche nella tua realtà.....
Mary*

il 31/12/2002 alle 20:35