Vicoli, suonati dal vento
nelle fessure gli spartiti
e balconi escrescenze di noia
tegole biblioteche di rimorsi
fermati da pietre punto e a capo
ingiallite dal muschio
raucedine del tempo
bandiere d'ogni credo
panni appesi a fili d'arco
sventolano copie d'anime
e nel vento fanno l'amore
rimbalzi di pallone
affacci a maledire
rivendicano la pace
con minacce di coltelli
a suppliche di monelli
litanie, cucite da cani e gatti
tornano eco nella piazzetta
rubano fessure alle finestre
dividono bottini con televisori
antenne e comignoli
barattano umori
e quelli venuti da lontano
a cottimo sui dialetti
algebrici voli
di rondini e piccioni
chiudono parentesi
a mosche e farfalle
e qualche topo
conta una briciola,
tossisce la fontanella
una pietra del selciato
scacciata dalle radici
dell'antico platano
segna inciampi al calzolaio
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da:Sorrisi Pignorati
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