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Pubblicata il 10/06/2016
Oggi tu con le tue lente acque
mi trascini, peso involontario
trasporti l’anima mia lungo
rive erbose e terrose.
oggi e sempre, specchio dello spirito
purifichi il mio corpo che accarezza
a fior d’acqua la tua natura silente.
il cammino impetuoso modellato
nella terra ti porta verso il mare
tu mi vuoi con te ansioso d’arrivare
io non ho voglia di restare.
questo tuo letto morbido, dove affiora
dal profondo solco, ogni forma di vita
segue la scia qualche fronda
smarrita e la fauna dei tuoi fondali
ogni tanto s’affaccia in superficie
e guarda la mia vela che pressante
scivola in questo tuo tranquillo ramo.
sei come un emigrante, lasciato
hai la tua zolla natia per andar lontano
in un mare grande che ti aspetta.
potremmo esser noi due entrambi viaggiatori
insieme alla ricerca dell’amore, avanzando
aspettando, in questo vasto fiume.

mirella Narducci
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Molto bella, questa descrizione pittorica del viaggio sul fiume, come metafora della vita. Ciao Ax

il 10/06/2016 alle 15:42

Ciao Ax è un lento andare meno frenetico della vita...dove ogni barca puo sostare ai suoi margini riposare e poi ripartire. Giungere al mare non è un traguardo ma perdersi in una moltitudine....Grazie per aver letto Buon fine settimana

il 10/06/2016 alle 16:40