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Pubblicata il 09/06/2016
solitario mi chino nel verde

a coglier di un tarassaco verde

un solo solitario pappo e al cielo

in alto poi guardando a disperder

quei tanti tanto sottil piumosi semi

forte forte soffio con l’illusion vana

di disperder i cattivi pensier miei

lontano e a germogliar lontano

lontano tanto dal terren del cuore mio
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non amo particolarmente la metrica pur superba, dai rigidi canoni che sembrano prevalere, a livello formale, sull'ispirazione del quadro poetico, ma ne riconosco ampiamente il valore.

il 09/06/2016 alle 15:36

Gentil Poeta axel è il primo se ho ben capito che in questi versi vi trova una metrica superba, in quanto sono spesso criticato almeno su altri siti per una assente o errata disposizione del numero delle sillabe o del loro essere lunghe o brevi, se è così qui è un puro caso perché da tempo nel mio scribacchiare la ho abbandonata perché implica un fastidioso esercizi mentale che come Ella ben dice prevale sulla ispirazione e da come risultato qualcosa di artefatto .: mi lascio nello scrivere guidare dal ritmo che nasce dalle parole e non uso in genere alcuna punteggiare. Grazie in ogni caso per l'attenzione e buon fine settimana. ggc

il 11/06/2016 alle 08:59

Gioia e liberazione

il 11/08/2019 alle 07:34