PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/12/2002
La notte...
Ricorrente nella
pancia del vento,
apri gli occhi,
ti vedi prigioniero nel buio,
mille mani acchiappano il viso inciso
nella bocca dell' organico muro,
fatto di anime disperate,
fatto di sorrisi apocallittici,
fatto di voci soffocate dal cemento...

Risucchiato dalle orecchie del tuo cervello
vaghi ignaro nelle stanze della cantina,
apri il cranio per riempire le bottiglie di vino
che scorre a fiumi nel pavimento infracidito
dal male che urla contro le tue braccia.

Pareti che tremano come zombi,
pugni scagliati contro flacide barriere
di plasma invecchiato dal tempo,
attento alle spalle,
attento alla testa,
attento alla tua coda
topo dalle zampe malaticcie,
addosso ti cadono pezzi
di carne umana putrefatta
dall' alito del buio.

Le vene svuotano i pensieri affranti
dalle voci cementate dall' albero di
castagne marcie,
stanco...troppo stanco,
sta per cadere nell' oblìo dell' emicrania
passione dall' aldilà.

Da la mano al suo unico ramo rimasto
intatto e ridagli vita,
restituiscigli il colore di un tempo,
addrizza le sue radici
incastrate nelle rocce piene di letame,
donagli l' ottimismo della ragione
tirando via i vermi che mangiano
le castagne traboccanti di follia.

La mia cantina è sporca,
troppa fuligine nasconde la luce
che fuori prepotentemente cerca
di irrompere nel labirinto trascurato
dagli amori intrappolati nel muro,
allora lo sai cosa ti dico...
facciamo pulizia mio caro topolino,
buttiamo nell' immondizia il male e
sotterriamolo nell' abisso delle fogne

"...per sempre..."



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