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Pubblicata il 28/05/2016
cheto è lo scorrer del ruscello, calmo il mare
azzurro piatto senza onde, sonnolento il vulcan

il suo bollore spento, s’apre lieto al sole il cielo

nessun nuvola lo turba e infastidisce poi ecco

quelle molle misteriose lì celate che a suo piacer

una mano misteriosa stuzzica e con lor gioca

e per capriccio bizzarro e tanto sconosciuto oltre

il limite meccanico sottende della natura mutano

gli stati si gonfia il ruscello a dismisura, ribolle

il mar e onde violente s’alzan minacciose, fuoco

vomita il vulcano si rompe il ciel e fulmini saette

e sulla terra gemer si sente per morti e distruzioni
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fulmine e saete...piaciuta

il 28/05/2016 alle 15:33

Poetessa Rosaa, grazie e buona domenica. ggc

il 28/05/2016 alle 20:15

Strepitoso estro!

il 28/05/2016 alle 20:37

Caro Rustico queste molle mi hanno fatto ripensare al grande Ighina e l'armonia dell'universo di Tesla, bravo e un salutone

il 01/06/2016 alle 12:03

Sir Morris e gpaolocci grazie ggc

il 01/06/2016 alle 16:51