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Pubblicata il 19/05/2016
a cosa stai pensando
punte ruggini di ombrelloni emergono
da acquitrini d'asfalto mobile
sui quali zampettano inermi
schiere assenti di alghe anemiche
e alcune abbronzate alzano
i loro germogli innocenti verso
bocche da fuoco di roditori
dagli occhi iniettati di marzapane
e il cielo si abbassa visibilmente
a carezzare coi suoi artigli nuvolosi
le mille e più mille immagini
dell'unico dio narciso che mai
abbia calpestato il sacro suolo terrestre
infatti non c'è una sua impronta
neanche a pagarla tanto oro quanto pesa
meno di un fuscello o di una piuma di colibrì
quando voglio esprimere un complemento oggetto
che si regga in piedi sulle sue 4 stampelle
in carbonio al floruro di vinile attivo
allora ci piazzo lì un fottìo di virgole
e punti d'ogni genere
ma se invece desidero
con la particola più intima di me stesso
esprimere l'anarchia di un gesto
liberato dagli orpelli in vendita
nei migliori drugstore della capitale
in questo caso prendo una bella
ruota di bicicletta e la lascio andare
libera giù per il pendio
e se si spiaccica su un abete o su un pino marittimo
vorrà dire che se l'è voluta e ben le sta
come un abitino su misura tagliato
dalla migliore sartina cinese di paris
se non vi è chiaro il concetto posso sempre
rinforzarlo con un grappino alla ruta
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Un bel pensiero armonico naturale.

il 19/05/2016 alle 21:38

grazie Sir!

il 20/05/2016 alle 16:16