La mia casa,
quella più alta,
sopra un citofono,
dietro alla luna,
aspetta la noia
con cui rimane sicura
ma è nelle scale sudate
tutto d'un fiato
che vetri di ghiaccio
son già dentro
ad una stanza
con un letto di fiori,
a rovistare cassetti in festa
non appena sbocciate
pellicole di plastica,
su profili immuni dal tempo
per nostalgici cuori.
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