A Lei che fu ed è Madre
di tempi stretti e lunghi
dolce tesoro di solitari cuori
dell'esistenza timida amante
quesiti mai al vento poneva
scaldava il sole col sorriso acceso
dagli occhi luce la luna le rapiva
affranta mai si è mostrata
dalla dura sorte sempre si è rialzata
e agli altri teneramente si è donata
lei era questa, mia madre era Lei
un canto oggi di gaudio vorrei gridare
per avere anche in terra la festa
che lontano per Lei si vive!
- Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (2 voti)