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Pubblicata il 08/05/2016
A Lei che fu ed è Madre
di tempi stretti e lunghi
dolce tesoro di solitari cuori
dell'esistenza timida amante

quesiti mai al vento poneva
scaldava il sole col sorriso acceso
dagli occhi luce la luna le rapiva

affranta mai si è mostrata
dalla dura sorte sempre si è rialzata
e agli altri teneramente si è donata
lei era questa, mia madre era Lei

un canto oggi di gaudio vorrei gridare
per avere anche in terra la festa
che lontano per Lei si vive!
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Strepitosa dedica

il 08/05/2016 alle 20:46

delicatissima e tenera lode per colei a cui rivolgo i miei pensieri nel momento di bisogno......Gabriela.

il 10/05/2016 alle 13:52

Un’opera d'arte, non trovo parole migliori.

il 10/05/2016 alle 17:24

Grazie a voi tutti, di vero cuore!

il 12/05/2016 alle 14:55