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Pubblicata il 29/12/2002
Per un calcolo errato nella rotta da seguire
il mio sguardo si schiantò contro i tuoi occhi
freddi come carne cruda.
Precipitò, roteando su sè stesso
percipitò, srotolandosi come un gomitolo
come una lacrima fra dito e dito
Precipitò in amplesso di sè stesso
coito dell'indifferenza
movimento a spirale
illusione ottica d'infinito
dispetto!
Precipitò, inciampando su sè stesso
sparì come inghiottito da una nera vagina d'universo
o un tombino di strada,
non saprei, non ricordo
ma ricordo che precipitò,
questo si,
genoflesso su sè stesso
come risucchiato dallo sciacquone d'un cesso.
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