PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/12/2002
Sguardi nel vuoto persi
parole senza senso
volti trasfigurati
da immane sofferenza
e nella mente il nulla
d'un Io che si cancella.

(Dedicata a quanti hanno trascorso e trascorreranno ancora questi giorni di cosiddetta "festa" in un letto d'ospedale.)
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...si, il dolore più grande è quell'Io che si cancella...
...solo tu potevi...sensibile...sensibilizzi...
...un bacio...simy

il 29/12/2002 alle 13:47

MA un io che non si annulla..
perche' sempre vivra'..nell'infinito.

il 29/12/2002 alle 15:01

Tema a me molto caro, caro Gaetano.
Quell'IO che si "smaterializza" nell'ultimo verso è l'essenza del tema e dalla poesia tutta!
Sempre attento!!!

;-)
M'

il 29/12/2002 alle 16:23

Caro Gaetano: la poesia è molto bella ma la dedica è inutile.
Pensa a quanti, come me, sono soli a casa senza neanche un telefono che squilli.
L'io ritrova la sua dimesione temporale.
E ti accorgi di come la solidarietà esista solo nella televisione e di come il rimore del mare diventi voce per le tue orecchie.
Così è nata la mia poesia di oggi!Bravo, comunque, per il messaggio ma per il senso profondo che affermi nellalirica.
Ernesto

il 29/12/2002 alle 16:36

Avevo capito ancor prima di leggere la dedica che il tuo cuore aveva dedicato un apoesia anche ai tuoi pazienti, ai meno fortunati e come al solito la tua sensibilità e dolcezza, tocca l'animo commuovendolo....
Mary*

il 29/12/2002 alle 18:44

Bellissimo brano Gaetano, diritto e incidente nella realtà vera e sovente tragica della vita. Poesia che riguarda ogni sofferenza e ogni solitudine, in senso molto più ampio!
Un caro abbraccio.
Max

il 29/12/2002 alle 18:53

Grazie Ale, per me è fin troppo facile spendere almeno un pensiero; stavolta però è per rabbia... ma è meglio lasciar perdere.
Un bacione (marito permettendo! ;-))
Gaetano

il 29/12/2002 alle 23:53

... o che viene cancellato dall'indifferenza e dall'abbandono!
Grazie
Gaetano

il 29/12/2002 alle 23:55

L'annullamento dell'Io è la perdita della dignità umana cancellata dal dolore, dall'indifferenza e dall'abbandono: che poi possa o no continuare a vivere nell'infinito ha per me poca importanza.
Grazie e a presto.
Gaetano

il 29/12/2002 alle 23:59

Grazie Marco, anche tu sempre molto attento a leggere il reale significato delle mie parole.
Gaetano

il 30/12/2002 alle 00:01

Non sarò mai uno che fa gerarchie tra malati: lo si può essere nel corpo e nello spirito con eguale gravità; ho citato chi sta in un letto d'ospedale solo per brevità.
So bene (altrimenti che cavolo di medico sarei?) che la cancellazione dell'Io può certamente venire dalla perdita della dignità umana di un malato terminale, di uno affetto da Alzheimer, Parkinson, ecc, ma anche dalla depressione endogena, dalla perdita della volontà di vita, dall'abbandono e dall'indifferenza.
L'unica differenza, e (scusami) non mi pare poco, è che dalla depressione, dal desiderio della morte, dalla solitudine, si può tornare indietro, mentre il cancro terminale, il Parkinson, l'Alzheimer non te lo consentono.
Un caro saluto
Gaetano

il 30/12/2002 alle 00:13

Grazie Max, come al solito hai centrato lo spirito dei versi che vanno al di là della dedica apparentemente limitativa.
A presto risentirci.
Gaetano

il 30/12/2002 alle 00:16

Grazie Mary, non avevo dubbi che avresti saputo cogliere il centro anche dal solo titolo.
Un abbraccio.
Gaetano

il 30/12/2002 alle 00:18

Esperienze che toccano e lasciano segni profondi, Gaetano.
Ti ricordi quel che ti dicevo mentre passeggiavano sotto stelle fuggite in quel di Aprilia ?
Che tutti prima o poi parliamo degli stessi argomenti, perchè inevitabilmente prima o poi li viviamo.

Quando la inserirò leggi la mia " in balìa dell'invisibile" e capirai quanto siamo vicini nei sentimenti e nell'esperienze.

Luigi

il 30/12/2002 alle 00:50

Si Luigi, ricordo.
E ricordo anche quanti sentimenti ci accomunano.
Un abbraccio
Gaetano

il 30/12/2002 alle 16:01