PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/04/2016
Uccellino in gabbia che canti
per amor o sol per rabbia.
non puoi consolare i miei tormenti
come te prigioniera di ugual destino
non riesco a cantare,il mio destino
è quello di soffrire.
questa maschera che porto
serve a dar parvenza d’allegria
per la serenità di chi mi sta vicino.
ho perso il nome, nel vuoto
di una eterna notte
triste è il tuo canto
per una identità perduta.
saltelli nell’angusta gabbia
volgendo il pensiero
a quella libertà mai conosciuta.
la troveremo insieme la fiamma
che scalda, che nutre, che rischiara.
vivi….che nulla è perduto
anche se è tardi per cambiare!

mirella Narducci
  • Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (2 voti)

Molto bello questo scritto, amica Cigno! Un volo di pensieri mai negati!

il 27/04/2016 alle 08:21

Grazie Sir l'ho postata in fretta questa mia e mi sembra che una volta inviata non si possa correggere.....Ciao buona giornata

il 27/04/2016 alle 11:26