Nelle calure d'Agosto , dove ogni particolare evento si camuffa nel nitido panneggio di un quadro mai visto,fu lì che ti conobbi .
lì che,persi nella solitudine di una folla che ci circondava ,il mio sguardo si ammantò di piacere nel vedere il tuo sorriso che invadeva già il mio cuore e lo rianimava di vita ,
quella che mai avrei conosciuto,che mai avrei sperato.
le parole si confusero nell' ansia di conoscersi ,di mescolarsi insieme,nel desiderio di diventare una voce sola :la mia con la tua.
il tuo sorriso sordo mi colpi e mi sciolse d un ghiaccio freddo pieno del tuo calore ,dal senso più forte di un brivido che riscalda ,che allora più che mai riscaldava me .
la tua sensazione frigida era per me il caldo camino di inverni assopiti , due anime che si uniscono con la scusa di non raffreddarsi ,tenera bugia di due mani fredde che si cercano per riscaldarsi .
dal freddo dell'indifferenza ,dalla folle voglia di sentirle ancora e ancora e.....
nel manto fulgido della tua chioma si perdeva ogni mio pensiero
che andava dolce verso i limiti nascosti che aveva sempre temuto e che ora impavido percorre per bearsi del bello che lo costella.
ti ho conosciuta prima di conoscerti ,ti ho trovato prima di cercarti, ti ho voluta prima di volerti,ti ho amata prima di amarti .
il freddo vuoto di un passato incerto è stato sconfitto dall'anelito inteso del profumo del tuo esistere ,non sono figlio di un ieri impossibile ed ora lo chiedo a te di sentirlo questo passo di speranza ,questa angosciosa volontà di essere coraggiosi amanti di verità false che ancora mi circondano,che ancora ti cingono prepotenti.
quello che siamo non lo siamo mai stati,quello che saremo lo vivremo solo con la ferma presenza dei nostri animi infreddoliti da sentimenti egoisti di chi non ci vide liberi d'amare ,di chi ancora ci lega ad un vuoto che non ha volto,da un sentimento che non ha un nome .
io ti cerco e ti chiamo nel deserto di un inverno che vuol passare ,tu cercami altrove dove forse ci potremmo incontrare.
non finisce così la storia di un vivere felici, non lasciare lì quel che oggi ci avvilisce.