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Pubblicata il 07/04/2016
Ancor ricorda il vecchio e si commuove
un Sabato Santo lontano e del passato
per magia alla vista spenta ed affaticata
ecco di rondini voli festanti nell’azzurro cielo
all’orecchio pur debole nell’afferrare i suoni
uno squillar ecco giunge festante di campane
del Nostro Signor annunciar la Resurrezione
ancor bimbo si vede ed ancor vede e sogna
nei campi i villan le vanghe ferme in mano
fisso lo sguardo all’amico campanil lontano
per un istante solo l’ardente focolar lasciato
sull’uscio s’affacciano un gran vociar le donne
tutta poi come nei dì di festa s’anima la piazza
bimbe festanti e lui e quei monelli in festa
risente all’aria o in terra smosse di catene
lo stridor ferrigno d’agitati campanacci il suono
a rendere quell’annuncio più forte più festoso
così ancor ricorda il vecchio e si commuove
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Hai reso santo quel sabato! Bravissimo!

il 07/04/2016 alle 21:26

Grazie poeta Sir Morris! un saluto ggc

il 08/04/2016 alle 08:23

Poeta Riccardo, grazie per l'attenzione. Buona serata. ggc

il 08/04/2016 alle 17:50