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Pubblicata il 30/03/2016
Il sottile filo precario
che ci unisce
mi fa sentire
come una stella
nell’infinito.
nello spazio buio
lei si accende e brilla
il suo calore trabocca
manda luce sulle ombre
e come fuoco d’artificio
splende e si spegne.
prendila quella luce
è solo quello che posso darti!

mirella Narducci
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Caro Cigno leggendo i tuoi versi mi è venuto in mente il mio Canto della dolcezza...Non so se tu l'abbia già letto...Nel qual caso mi piacerebbe sapere il tuo giudizio...Lo troverai nel mio archivio. Un abbraccio, rom. Ah! Dimenticavo...Leggiadro il tuo pensiero...

il 30/03/2016 alle 13:07

Grazie rom .....lo andrò a leggere con piacere ciao

il 30/03/2016 alle 13:20

Col pensiero puoi andare ovunque. Chissà quanti incontreremo nello spazio. Io ci vado spesso... Piaciuta, molto.

il 30/03/2016 alle 15:30

Si è vero si va ovunque io mi riferivo anche alla rete di internet che ti fa interagire con milioni di pensieri nel mondo... è a dir poco straordinario. zacchete...non hai un altro nome? Sai quando ti saluto mi sembra di giocare a nascondino ...zacchete,tana.... ah ah ah ah ciao

il 30/03/2016 alle 16:51

Un soave canto descritto in modo educato!

il 30/03/2016 alle 23:56

Non c'è bisogno di essere volgari quando si scrive. Il nostro dissenso si comprende ugualmente. Totò diceva "Signori si nasce" Ciao

il 31/03/2016 alle 12:07