Mi fa pena questa natura
mi fa pena
questa sua nuova primavera,
i suoi alberi in fiore
i suoi prati gialli,
piecchiettati di rosso,
e l'aria così mite,
profumata
generosa,
insistente,
commovente,
che ci prova ancora,
e ancora e ancora,
a strappare il velo grigio
dai nostri occhi,
dalla nostra anima.
passano gli anni
e sempre meno capisco
tutta questa voglia di festa,
questo suo rifiuto,
a vedere il nostro oscuro,
profondo pozzo nero.
anche oggi,
nel tornare a casa,
ti vedo, primavera,
tutta intorno a me,
che mi sorridi ,
con i tuoi verdi occhi,
lucidi di prato,
i tuoi denti bianchi,
come cespugliosi steli
ai lati della strada,
ed i capelli azzurri
come il cielo
che mi passa sopra,
labbra rosse,
di bacche selvagge nei fossi,
e tu che guardi
dentro questo mio
cuore vecchio,
così pesante,
assente.
ti sento sussurrarmi
chi, se non io stessa,
ti regalerebbe ancora
il soffio leggero
dell'illusione,
e un'altro po' di speranza?
mi fai pena, natura
mi fai pena,
primavera,
mi fate pena.
o forse ormai,
siete voi,
a doverne avere di me.