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Pubblicata il 21/03/2016
lanterna rossa

disse il palafreniere
è il terzo tentativo
il cavallo è stanco
ha disperso le sue forze
lontane dall’accomodo
-La Signora sul balcone
si toccò i seni fuori dal controllo
che impone anche l’etica normale
e diventò rosa in viso

lo stalliere sussurrò
quanti disagi ci procura
il contatto della carne
ma è solo così che uomini
e animali aggiustano la psiche
liberano il cervello
come un cane al vento

stanca di aspettare la cavalla
nello spreco il discorso non gradì
con impeto e violenza
mollò un calcio allo stalliere
che a stento si scansò
e attenuò un colpo al basso ventre

intervenne di lì a poco la padrona
le donne hanno pazienza
quando si tratta di un capriccio
ma si controllano raramente
nelle voglie mosse dalla natura

io ricordo esattamente
era trascorsa una settimana dal ventuno marzo
e intorno tutto un via vai
di animali che fino a ieri
sembravano dormire

sentii un gatto strillare
due cani mi tagliarono la strada
mentre si inseguivano
due passeri avvinghiati in volo
mi sfiorarono gli ultimi capelli
una lepre con la coda alzata
come un’antenna
balzò davanti agli occhi

guardai nel cielo
e vidi due rondini lanciate nel vuoto
che sembravano due croci sovrapposte
poi pensai.........
porco mondo qua tutti copulano
e non avendo il tempo per i preliminari
di un rischioso incontro
mi avviai verso un uscio
e sopra la porta ritrovai
la mia vecchia...lanterna rossa...
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da: Normalità incondivisibili tra maschere clonate
www.santhers.com
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Bel poetare! Sempre bravo e competente!

il 21/03/2016 alle 08:47