Questo è l'ottavo di dodici canti. E' costruito sui lettere dei nomi delle mie compagne di classe (per rendere omaggio alla loro bellezza e al loro affetto). I canti sono tutti collegati tra loro, e descrivono il dolore e l'amore che provo per una splendida fanciulla. Non vige nessun schema metrico. Oggi tocca a:
Giusy Leonardi

Gialle oramai son divenute le foglie,
anche 'l giorno non è più tanto largo,
In autunno s'acquietano le voglie
e gli animali se ne vanno in letargo.
Uomini ormai son tornati ai propri posti,
i bimbi ritornano tra i banchi di scuola,
Si ritrovano felici e si siedono composti,
e si rendono conto che 'l tempo vola.
Iniziano le prime piogge e le nevicate,
le montagne accolgono il bianco velo,
Le notti estive or vanno dimenticate
e bisogna ricominciare con nuovo pelo.
E adesso rieccoci qui, ancora insieme,
anche tu, amore mio, adesso sembri una donna.
Ottobre, che diede germoglio alla mia speme
e che del mio amore si fece colonna,
Non mi mostra più la piccola ragazza d'allora,
ma mi pone davanti un cigno bianco,
Adesso, ecco, che 'l mio dolce tumulto riaffiora
mentre sedendomi ritrovo 'l mio banco.
Ritorna l'autunno, ritorna la lotta già persa,
l'inutile guerra tra 'l mio cor e la mia mente,
Domina l'uno sull'altro e poi viceversa
e 'l mio animo diviene di nuovo sofferente.
In autunno la foglia cade e vien dispersa
ma la mia passione non si sgretola per niente.