L’attesa mi rende sempre più inimmaginabile
e sguardi ancor lontani mi vaneggiano nobile,
attendo spietato il giudizio,
spero che l’anima comprenda
e l’apparenza faccia scudo
piego l’essenza che ci accomuna,
la tua nobiltà d’animo si combina con signorili aspetti del mio fare
ed approdiamo a pelli sempre più lisce che ci esaltano,
eguagliando ogni capriccio degli dei.
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