non mi aspetto che cogliate la citazione
ma se lo fate siete miei simili & fratelli, etc.,
comunque quando emcee Fierli dice questo
a mò di critica, sfoderando al tempo stesso
una rima niente male, la sua vena scopto-moralistica
e una geniale parodia dei vari money on my mind
da tipico rapper abbronzato intriso di marijuana fino alle pieghe dell'anima,

ecco quando Fierli dice questo io penso
che della macchina non capisco e non mi frega un cazzo,
la passione per l'auto è tipica di modenesi + romagnoli e altri italiani scemi,
potente o meno basta che mi porti da A a B senza rompersi,
che più o meno è la stessa cosa che chiedo a qualsiasi cosa o persona se non al mondo stesso
(Zanzotto, meglio di me e con la cantilena veneta:
"mondo, sii buono. esisti buonamente",
dove l'inflessione tutt'altro che perentoria del Nord-Est
serve a far capire che questa è timida garbata preghiera,
mica un tronfio possibile ordine)

io penso infatti che la Regola numero uno e anche numero tutte le altre
sia non cagare il cazzo (terminus technicus),
che l'unico e il più letale peccato sia
cacare il cazzo in numero di: superiore a zero,

penso che dovrei essere piemontese onorario perché ho questo puntiglio di lavoro fatto per bene
o piuttosto non fatto per nulla,
un amico di Asti (o Alessandria?) mi disse una volta
che per lui i piemontesi si sobbarcarono 'sto sbattone d'unire l'Italia
così come si rigoverna un salotto,
perché gli dava fastidio tutto questo disordine
alle porte di casa
per poi certo pentirsene amari
una volta trovati invischiati nella bella gratitudine
di brigantaggio meridionale teste di carabinieri impalate lungo le strade
+ romani parassiti del cazzo

e insomma penso che sia più puro santo nobile onesto
rifiutarsi di fare una cosa se non si è sicuro di poterla fare al mille per cento del bene,
pensate quanto posso stimare Dio
a giudicare da quanto con destrezza di focomelico
ha messo bene insieme il mondo

ma volete mettere il brivido di sentirsi così infinitamente superiore a Lui
ogni volta che - bartleby dell'umiltà - ricuso un lavoro
del quale non mi sento super capace,

ecco qui dentro sta tutta la mistica.