quando,quando,quando,quando
io canto, canto, canto,
sto pensando, sto pensando
al Dante.
quando,quando,quando,quando
io scrivo per un bando,
bevo, bevo la pura Fanta
alla statua dell'Elefante.
quando,quando,quando,quando
i miei versi mando,
io mi sento, come un panda,
e piu' meno che il Dante.
leggera' il mio verso
un ragazzo o un'infanta,
che li legge,
ma non canta.
ivan Petryshyn