Pecore spazzacamino
agnelli biforcuti
pastori fuori conta
erba infiltrata
tra cani treppiedi d'occhi
osservano l'infinito
caduto ai piedi
lingue incagliate
su ninna nanna senza capelli
e al lucido d'uovo
slittano carezze sudate,
segnano tempo scaduto
gocce arcate da ciglia
mettono in barattolo
anime filigranate le ruspe
le stipano per inverni
a cui non seguiranno primavere
altre le bruciano
per oblio a ogni traccia
copertoni fumanti
a chilometri zero a speranze
faranno correre abbracci
a inseguire distacchi
al podio di listelli
di marmi incrociati
tra giaculatorie fiorite
valzer di litanie
arcobaleno a sfumature
del nero, del grigio
unico ponte al ritiro di vite
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da:Sorrisi Pignorati
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