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Pubblicata il 16/02/2016
Povere case, nude nella tristezza grigia
di un mattino che si e' bevuto il mare.
nessun fiore ai balconi,ne' trine di tende,
tralci fioriti ai cancelli,passeri in rissa
tra ramo e ramo.
povere case, squallide nella tristezza
di una via di cemento,senz'eco di voci,
cosi' silenti,prive di palpiti di vita,
di scrosci di risa di bimbi in girotondo.
sulle facciate umide, scrostate
avete spento ogni sogno, ogni allegria
ed oltre al vostro squallore, per non morire,
il cuore cerca appigli di luce tra le nubi.

m.c.
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Una meraviglia portata da Marinella alla luce. Bravissima.

il 16/02/2016 alle 21:47

La vita vissuta e' accompagnata anche dalla tristezza dei ricodi ,un saluto e sempre in gamba

il 18/02/2016 alle 18:39

Delicatissima rappresentazione di una poesia eccelsamente visiva. Esemplare, brava!

il 20/02/2016 alle 11:20

Hai descritto via Prè alla perfezione,

il 27/02/2016 alle 12:08

grazie anche perche' non ci sono mai stata marinella

il 28/02/2016 alle 10:32