Triti e ritriti rigirano i versi,
da sempre uguali, da sempre diversi.
cantami, o Diva, con tanti clamori
le morti inutili, l’ armi, gli amori,
che il padre Enea dall’alto del trono
racconta a Dido nel lampo e nel tuono.
triti e ritriti rigirano i versi
da sempre uguali, da sempre diversi.
soffia il maestrale dall’alto dei colli
portando a valle pensieri un po’ folli,
mentre i sospiri di teneri amanti
si fan più radi, si fan più distanti.
triti e ritriti rigirano i versi
da sempre uguali, da sempre diversi:
mutan le parole, cambiano gli eroi,
ma tu puoi leggerci quello che vuoi.