Un tempo la vita a lor sorrise lieta e pur serena
nel tempo poi ricca sol di stenti e d’affanni tanti
ma bello agli occhi quell’inceder stanco dignitoso
quel suo fiero ritto portamento povera vecchia lei
vedova e lui quel figlio suo biondo e sfortunato
poca salute malvagio l’incidente e quel lavoro poco
per non parlar di quei falliti negli anni matrimoni
poi un dì sereno giunse il loro stare ritornare
lontan dimenticata la dolente stanca del passato
vita la lontananza la vita solitaria che sol pace ai cuor
e serenità alla mente all’animo e al corpo or stanno
ma questo durò come questi versi andranno a dire poco
volle amaro destin che nel sonno morte improvvisa
inaspettata il figlio vi trovasse e il caro freddo corpo trovò
il mattin la mamma non pianse l’ultima carezza al cereo viso
in fretta poi lucida e del suo agir cosciente tra i vestiti il più
bello scelse e l’indossò e lì accanto nel letto a lui si pose
man giunte attendendo in silenzio di vita l’ultimo respiro
così dopo giorni di quel silenzio per i vicin loro oscuro e strano
sconvolto li trovò il pompier che primo della casa ne sfondò la porta
poi così il pietoso medico legale ricostruì questo amor di mamma
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