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Pubblicata il 03/02/2016
Chissà se gli astronauti dell'iss,
lassù dallo spazio lontano infinito,
han veduto il bimbo curdo caduto
bocconi sulla spiaggia di Budrum,
naufrago di una nave disperata
vicino agli sdraio dei turisti.

si chiamava Aylan Kurdi,
era un piccolo uomo di pezza
dagli umili arti snodati...
il mondo intero lo ha visto,
da dietro i muri di filo spinato
o dall'alto delle cattedrali di pietra.

il tempo ha lame affilate,
lo attendeva implacabile
su quella spiaggia di sale,
un giorno di agosto 2015,
mentre dagli oblò della stazione spaziale
noi si guardava ruotare la terra
nella sua azzurra meraviglia,
fantasticando di essere altrove.
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Bella la storia

il 04/02/2016 alle 00:07