Culle d'ingegno e orgoglio
a incroci, capannoni e recinzioni
finestre rotte, alloggio di sassi e bulloni
cani randagi a difenderli o a fuggire
tutto dipende dal saper leggere mani alate
fabbriche dismesse,mense di ricordi
flebili arrivederci vinti dagli adii
resi meno tristi da telefoni e lettere a raggiri
ogni tanto qualche macchina
con concavi sportelli, saltellante
schiaccia pori d'asfalto curati a erbe,
il pilota fa un appello senza voce
risponde una gazza che bussa
a tetti di lamiere,s'affaccia un gatto
omaggia un topo,saluta con la coda
pozzanghere, specchi di preghiere
rese grasse da bestemmie
perdono equilibrio e tonfo al riflesso
frantumano un cartello capovolto,
affittasi il suo messaggio
e' la città dei morti cacciati a vivere
per pagarsi decorose esequie
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da:Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
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