Che rapida sera, che giusta paura
cerco una candela per scaldare l'ora più sola.
Aspettare ogni sera per sapere
se so ancora vedere senza dovere immaginare
e desiderare di volare certo che ci sarà
sempre un posto in cui potere ritornare,
tra aliti di vento, sapori e dissapori
misti al rimorso di giorni che perdono colori
Dimmi il tuo nome...già fuggi di nuovo;
ci sarà una candela per la mia ora più sola?
Passare ogni sera solo a capire
se serve il troppo soffrire che farà solo pensare
e accettare che il tempo perda ogni ora
stabilizzando ogni istante alla prima volta,
fra sospiri di faggi, muretti e merletti
già ombre in volo come merli sopra i tetti
Dammi il tuo bacio...già fuggi di nuovo,
ci sarà una candela per la mia ora più sola?
Guardare ogni alba per sapere
se so ancora ridere senza dovere programmare
e abbracciare il sogno che piano si alza
anche solo aver avuto almeno la speranza,
tra aliti di vento, odori e mille dolori
misti alla dolcezza d'immaginari nuovi amori
Dimmi il tuo nome...che resta di nuovo?
Che rapida sera, che giusta paura
sarai una candela dentro la mia ora più buia.
.A.G.
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