Tic..tic...tic. l'orologio
taglia a fette il tempo
e ognuna pagina vuota
di ciò che fummo,
il libro s'intitola Vita
e non si sa quando finisce
l'ultimo a rilegarlo,il baratro,
ogni tanto qualcuno leggerà
qualche capitolo inventato
per dimenticarlo del tutto
non bastano stagioni
e calendari,servono dettagli
sommati da lancette,
minuti e ore ladri assoldati
magheggiano il bottino,
nei ricordi illusorio accumulo
nel pulsare, il cuore
va più veloce, a volte rallenta
e la media intransigente
la fanno i tic..tic.. tic..
a protestare si guadagna
un biancore o un rossore
additati e subito a conferma
da uno specchio baro
l'orologio,un pastore
vestito da canarino ci pascola
magri e grassi ci consola,
d'improvviso in metamorfosi a lupo
ci divora e ci abbandona alle ossa
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da:Soste Precarie
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