PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/01/2016
Seduto sull'ultimo scalino
quello che ancora guarda
il sole della sera
di fronte al tulipano colorato
accarezzo un gatto addormentato
ci guarda
tra la gambarossa e l'edera
la lucertola
dal muro sgretolato.

il sapore della cena
batte dalla porta
ma non smetto di sognare
a quest'ora
sono carezze i ricordi.

rivedo mia madre tornare
dal forno con la torta pronta
per domani e mio padre
chiudere la cantina
con il fiasco di vino tra le mani.

e mi piaceva sentir chiamare
”dai che è pronto da mangiare”
ma di là dal fosso dei fiori gialli
tu non liberavi le mie mani.

l'insalata era fresca
come le tue labbra
e neppure finivo di mangiare
per ritrovarti sul muretto
a respirare lucciole
e profumo d'erba
e i tuoi seni erano fioriti
come i peschi a primavera.
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Molto ben descritta profumi campestri nostalgici se ne sentono i bei profumi colei caldi e sapori d'un tempo passato

il 26/01/2016 alle 10:09

ho rivissuto con te le stesse emozioni ormai lontane nel tempo.... piacevolmente bella Gabriela.

il 26/01/2016 alle 20:10

Molto bella e sensuale!

il 27/01/2016 alle 22:39

Calde tonalità molto apprezzate da chi ha ancora negli occhi le immagini della casa paterna, nonostante gli anni che avanzano.

il 02/02/2016 alle 07:17

queste sono le poesie che amo marinella

il 02/02/2016 alle 21:57

Forti emozioni mi ha donato! Leggendola ho respirato la casa di mio padre. Bravo

il 11/02/2016 alle 09:31