Dove te ne vai la notte?
con il brillantio agli occhi
e una gonna sfigurata
forse vuoi sfidare il mondo
incendiare umoni e mariti
farti desiderare
senza concedere
un millimetro
di grazia
dove vai, la notte?
con quelle gambe ancora
in fiore agli anni
e sedurre, è un arte
godi nel sospiro
di un tuo silenzio
scaltro;
nello sgomento
di marinai
brulicanti di saliva
ai piedi, tuoi,
e alla dignità persa
in un istante
non è il semplice
piacere del sedurre
e poi scappare
non è
sarà forse la sensezione
di metter un paletto
una linea di confine
il sentirsi vivi e la morte
cupa di case
e calde d'uncinettio
ma dove vai?
non ti avranno mai
ma nemmeno tu
stringerai a te
nulla di che;
in fondo quel che cerchi
non è mai esistito
e un giorno
te ne vergognerai!