Quando saremo ancora insieme, invincibili
o mia dolce signora, luna delle notti
porterò con me un fiore di rosa, dal colore incerto
un petalo, un gesto che s'alza dal cuore mio
per tutte le promesse mancate e disattese;
all'ombra di un giorno che mi è scivolato di mano
nello scaltro attenue momento di un inciampo grave
saremo ancora vicini a raccontarci i canti
e che sia il vino imbevuto, in una camicia da rilavare
o la grazia perduta di un spirito lieve e infante
la gioia di partire insime a te solamente
sopra una zattera di poesia, dove mai la noia!
nemmeno per quei momenti di apparenza e inganno.
e quel taccuino che tu sola conoscesti al vero
sono stati inverni tessuti in lacrime d'inchiostro
da rinchiudere nell'oblio di una memoria
che oggi mi si ritorce contro, violenta e sputa
come era bello tornare a casa la sera puzzando di felicità
e com'era attorcigliato d'infinito quel perdersi insime a te
nella collinetta dietro la strada per raccontarti
i lineamenti di una ragazzina mai riuscita ad afferrare
quando avremo ancora un altra oppurtunità?
o mia dolce signora, luna delle notti!
non potranno mai capire, nemmeno sforzandosi.