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Pubblicata il 07/01/2016
Vigeva in campagna una regola,
da bambino per avere l'orologio
bisognava cresimarsi
ma io rifiutai questa pratica
e quando lo rubavo a mio padre
che lo custodiva come reliquia
fiero me ne andavo in giro
col braccio sinistro come un'ala
e quello destro premuto al petto
a confermarmi fosse tutto vero
ero così felice di rientrare nel tempo
che mi lasciava indietro
con quel piccolo roditore
che rosicchiava contando
attimi minuti e ore
e masi sazio fino a mangiarsi le giornate
e se la giocava con le campane
vanitose ad annunciare la conta
-Ora colleziono orologi
ma il tempo che prima inseguivo
m'ha zavorrato di ricordi
e veloce mi spinge verso un podio
ove il premio è l'oblio
-Oh! miei amati topi meccanici
perchè non vi unite
a camminare indietro
e venite a ristorarvi
dal mio cuore
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da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
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Un bel raccontino!

il 09/01/2016 alle 15:05