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Pubblicata il 29/12/2015
Interpreto un'altro me stesso/in questa nuda stanza/in questo nudo corpo/la luce si infrange/sui tasti di un pianoforte/il copione è troppo illeggibile/e la melodia che pervade ogni angolo/è troppo pigra/per il mio sentire/sto morendo/di morte non mia/mentre quella dannata luce avanza/per corrodere,non so../confonde la mente/e uccide il pensiero/ma tanto gli arlecchini del presente/ridono ancora in lontananza.
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Prendo questo verso... /sto morendo/di morte non mia/mentre quella dannata luce avanza/...

il 29/12/2015 alle 15:28

Semplicemente la durezza del crescere porta ad un dolore interiore troppo grande da poter sopportare.L'individuo così si estranea da se stesso perchè non tollera il suo corpo in fase di crescita e il mutamento in atto dentro di se.Quindi diventa insensibile a qualunque cosa,tanto da attribuire il proprio dolore alle persone che lo circondano

il 01/01/2016 alle 22:39

Devi fare in modo che quegli arlecchini non influiscano nella tua crescita, anche se e' dura la vita oggi butta tutto dietro alle spalle ,un saluto

il 08/01/2016 alle 18:46