Campane e treni
entrambi chiamano a raduno
entrambi lanciano
anime e preghiere
e campanili e stazioni
aeroporti di suspance
formicai di lamiere
nel carnevale d'ogni giorno
a dicembre girato a feste,
sognano di divorare la regina,
corna e strombazzi la resa
natale, alibi dei vizi
la noia partorisce regali
e scartarli ebeti sorrisi
riciclarli il fine
statue di porcellane
al banco dei pegni
e nelle piazze
presepi di cartone
ancora poco commestibili
a ladri e politici
ultimi vecchi
collezionisti d'atmosfere
affondano i bastoni
in fresche pezze di catrame
(vegliate in gran rigore da gendarmi)
e sciancati guardano una luce
che vergognandosi omette il deforme
poi sussurrano soffiando
su un sigaro bavoso
spento a rate,
era meglio il Duce
almeno non si mangiava
..come questi parassiti
anche l'asfalto
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da:Poesie Cialtrone
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