PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/12/2002
"Questo è il quarto di dodici canti. E' costruito sui lettere dei nomi delle mie compagne di classe (per rendere omaggio alla loro bellezza e al loro affetto). I canti sono tutti collegati tra loro, e descrivono il dolore e l'amore che provo per una splendida fanciulla. Non vige nessun schema metrico. Oggi tocca a:
Simona Matina

Si rilassa un po' la mia inquieta mente,
distesa su un immenso prato di desideri,
Immagina di stare con lei felicemente,
che attende che 'l suo sogno presto s'avveri.
Ma neanche il riposo del meriggio
riesce a dare un po' di calma e di pace
O a rischiarare il cielo così grigio
del mio cor che di non amar non è capace.
Neanche la pioggia che rispecchia 'l viso
mio, mi riesca a dare consolazione,
Anche l'arcobaleno mi mostra 'l suo sorriso
ma la tua assenza mi offusca la ragione.
Mesi trascorsi e anni vissuti così,
tra le delusioni e le tristi certezze
All'inizio sognai di noi, ma poi capì
che non avrei mai avuto né baci né carezze.
Tempo, tu fai giustamente 'l tuo mestiere
e piano trascorri senza indugio alcuno;
Io ti chiedo di farmi un solo piacere
di fermarti per due minuti o anche per uno.
Nella mia mente lei sta con me ridendo
in questo meriggio così assai strano,
Anche se tra un po' l'andrò perdendo
aspetta che la baci e poi portatela lontano.
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flo

Sono tutti belli questi canti e li leggo molto volentieri perchè a me piace la poesia in rima.
Tu sei molto portato a queste cose, pertanto continua a coltivare questa tua passione.
Le cose che riesci a dire (anche vincolato dalle rime) sono molto belle.
Un saluto e auguri
Floriano

il 23/12/2002 alle 23:19