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Pubblicata il 23/12/2015
caro babbo natale, bisogna che ti aggiorni!

c’è un paese meraviglioso
dove i bambini la fan da padrone:
è il paese di Babbo Natale,
di quel vecchietto con la barba bianca
che malgrado gli anni ancora s’arrampica
per ogni tipo di scala, su e giù, su e giù
senza stancarsi mai…
gli adulti non lo invidiano
ma di tanto in tanto - questo sì -
invidiano i bambini che ricordano l’infanzia…
lavori anche di notte,
caro infaticabile vecchietto.
cerchi incandescenti nel buio, concentrici:
è la tua torcia e il cono d’ombra
sprofonda nel nero pozzo della notte…
sei sempre solo,
né mano di carezza tu conosci
né voce amica giunge fino a te…
immagino: forse tu piangi
e lacrime scendono dai tuoi occhi stanchi
e il tonfo del cuore, sordo nella stanca carne
chiede amore dietro le porte…
caro Babbo Natale,
forse sei rimasto un po’ all’antica
quando “Natale” significava “Amore”;
vedi,ora i tempi son cambiati,
c’è tanta confusione, e tu rischi anche
di non essere apprezzato da bambini capricciosi,
insoddisfatti, pretenziosi…
ascolta, caro amico,vuoi un consiglio?
dai una ventata d’aria nuova
a quella tua vecchia lista di indirizzi:
ti sentirai atteso, ti sentirai desiderato
e - ¬perché no? – ti sentirai ringiovanito!
telefonami, mio carissimo amico,
ho pronta già una lista, una interminabile lista
che, se sarà troppo lunga, ti aiuterò a smaltire
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Buon Natale! Sir Red Morris

il 24/12/2015 alle 13:40

Ricambio con simpatia e affetto. Girotondo

il 24/12/2015 alle 18:46