Anche a me
piacerebbe
buttare il cervello giù
da Tarpea rupe
per tuffarmi
in una selvaggia, inutile e puerile fede
che azzererebbe i miei pensieri
i miei ricordi
le mie senili speranze
cancellare gli improbabili orizzonti
quelli che vanno al di là di un finito
che i mortali ritengono inesistente
ricco solo di endorfine inconsistenti.
anche a me
piacerebbe
diciamocelo
sprofondare nella futilità della vita
mia
e scamparvi, con armeggio,
di raggiungibili abissi con un solo balzo aa piani diversi.
anche a me
infine
piacerebbe atteggiarmi a ulivo secolare
o a baobab millenario
per evitare la morte.
no.
resto qui
instabilmente stabile
a godermi lo spettacolo
d’una Luna Piena di Natale
e foraggiare la mia piccola mente
di conquiste
terrene e solari
verso spettacolari solitudini
fredde
agonizzando magmi
di nuclei terrestri
roventi
come la passione di vivere
che mi spinge
comunque
a una temporanea
fine.
a ben ritrovarci,
people!