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Pubblicata il 19/12/2015
C’era una volta un re così s’apriva allor la fiaba

poi ogni narratore nel dir seguiva una sua strada

e così faceva ricordo la nonna ai nipoti suoi narrando:

c’era una volta un re che viveva in un gran castello

e nel castello poi i due figli con sua moglie la regina

e poi spesso variava nei giorni lo svolger della fiaba

ecco un dì da maritar la principessina bella azzurri

gli occhi e biondi i suoi capelli e lì un accorrer tutto

di principi e baroni e suoni danze baccanali e pranzi

contento il re felice la regina e con lei la corte tutta

un altro dì era quella inver bruttina calva neri i denti

e quell’occhio il destro guercio e nessuno la voleva

forte l’ira del re la regina in pianto cacciati i suonatori

per non dir poi del principin fratello che un dì la pappa

non mangiava era il terror della balia sua nutrice vecchia

poi ecco un gran mangione quello e clisteri a profusione

e il gran dottor lì sempre pronto e la regina sempre in pianto.

vuol dir lettor una nonna smemorata pasticciona alquanto?

no vedi accorta e saggia nel capir nei giorni l’umor nostro

nel crear così nell’attesa del narrar l’attenzione e la sorpresa !

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a chi un tempo soleva improvvisar narrando
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Che bei tempi, Rusty! Emozionante! Grazie! Sir Red Morris

il 21/12/2015 alle 08:48

Grazie Sir Morris e di nuovo Auguri di Buone Feste. ggc

il 21/12/2015 alle 14:42