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Pubblicata il 06/12/2015
Compagni di scuola,
ora che sono qui seduto,
anonimo,
perso nella mia poltrona,
e l’età ce l’ho,
ripenso un po’ a voi,
a tutti voi;
e sento ancor al’odore del gesso di lavagna,
la campanella delle ore,
lora di ricreazione,
i libri la cartella,
odori di merendine e di gomme da cancellare,
eravamo giovani,allora,
forti e robusti,
quanti sogni,
quanta rabbia in corpo,
a volte gli studi,
andavano a rotoli,
e poi ci si innamorava,
della ragazza di classe;
compagni di scuola,
dove siete,
che fine avete fatto;queste parole per voi,
dovunque siate.
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Teneramente scritta ! Sir Red Morris

il 11/12/2015 alle 10:37